La corretta inquadratura fotografica, il dettaglio che perfeziona una foto

Foto di Pok Rie da Pexels

 

La bellezza di una fotografia è un fattore soggettivo: la stessa foto per me può essere bella e per te no. Però è vero anche che esistono dei parametri che, se ben impostati, migliorano molto una fotografia. Per questo motivo in questo articolo ti parlerò della corretta inquadratura fotografica e di quali regole la sostengono. Questo ti permetterà di raggiungere quel perfezionamento che dona un qualcosa in più alle tue foto.

 

La corretta inquadratura fotografica

Iniziamo premettendo che il momento più importante per ottenere un’immagine corretta è quello in cui inquadriamo il soggetto.
Una corretta inquadratura fotografica attribuisce la giusta importanza al soggetto. C’è però da dire che non esiste un metodo universale per inquadrare correttamente, ognuno può anche utilizzare semplicemente la propria creatività liberamente ed ottenere comunque un ottimo risultato. In ogni caso esistono dei trucchi per evidenziare un soggetto e per presentarlo in maniera più gradevole e accattivante.

 

Composizione dell’immagine

Ciò che rende bella una fotografia, spesso e volentieri, non è solo il soggetto, ma soprattutto come esso è posto all’interno dell’immagine. La composizione dell’immagine è proprio questo: il metodo con cui disporre al meglio un soggetto all’interno dell’area inquadrata, per far sì che sia valorizzato e per focalizzare l’attenzione su di esso. Guardando le foto dei più grandi fotografi è molto raro trovare i soggetti al centro dell’inquadratura.

Corretta inquadratura fotografica. Fotografia scattata da Steve McCurry. Fonte: web
“La ragazza afghana” di Steve McCurry
Corretta inquadratura fotografica. Adele la notte prima dei Grammy Awards. Foto scattata da Annie Leibovits. Fote: web
Adele la notte prima dei Grammy Awards. Foto scattata da Annie Leibovits

Eppure sarai sicuramente d’accordo con me nel trovare molto belle foto come queste, non credi?
Per capirci meglio. Immaginiamo un primo piano al centro. Un volto bellissimo, con una spiaggia come sfondo. Come secondo esempio immaginiamo un altro primo piano. Lo stesso volto, e la stessa spiaggia di sfondo. In questo caso però il volto lo poniamo leggermente a destra (o sinistra, è uguale). La foto che più attirerà i nostri occhi non sarà quella centrata, ma quella leggermente spostata. Questo perché l’occhio istintivamente è attirato da alcuni punti in particolare, che ora vedremo insieme.

 

La regola dei terzi alla base della corretta inquadratura fotografica

La regola dei terzi è la componente principale per ottenere una corretta inquadratura fotografica.
Si chiama così perché dividendo il rettangolo fotografico (ossia il quadro che vediamo attraverso la fotocamera quando stiamo per scattare) in 9 piccoli rettangoli uguali otteniamo i punti dai quali l’occhio, come ho scritto poco fa, viene istintivamente attirato, detti punti focali.

Immagine d'esempio. la regola dei terzi.

 

Come puoi notare le intersezioni tra le linee generano i punti focali.
Quindi posizionando il soggetto (come nell’esempio sopra, un volto) tra i punti 1 e 3 oppure tra i punti 2 e 4, sarà messo molto più in risalto piuttosto che posizionandolo nel rettangolo centrale.
Ma ci sono anche altri metodi di inquadratura che utilizzano la regola dei terzi.

 

Alternative con l’utilizzo della regola dei terzi

Immaginiamo di voler fotografare l’orizzonte dalla spiaggia.
Posizionando la linea dell’orizzonte alla metà del quadro fotografico l’occhio non sarà tanto attirato né dal cielo, né dall’orizzonte in giù (e quindi mare e sabbia). Se invece posizioniamo la linea dell’orizzonte su una delle due linee orizzontali dell’immagine sopra indirizzeremo l’osservatore sulla zona da cui vogliamo che venga attirato. Quindi se vogliamo che il centro della foto sia il cielo posizioneremo l’orizzonte sulla linea orizzontale in basso (punti 3 e 4), viceversa se vogliamo che venga attirato dal mare e dalla sabbia posizioneremo la linea dell’orizzonte sulla linea 1-2.

Questo metodo a mio parere può essere utilizzato anche al contrario..
Faccio un piccolo esempio:
Sulla destra inquadriamo la fine di un muro, oltre il quale si trova un soggetto che vogliamo che sia messo in risalto. Ci sposteremo fisicamente per trovare la posizione giusta affinché il muro si trovi sulla linea verticale 2-4 e il soggetto principale sulle intersezioni 1 e 3.

La regola dei terzi, come accennato all’inizio di questo argomento, non è un metodo universale, di conseguenza ci si può comunque divertire con altre inquadrature, come ad esempio l’utilizzo delle prospettive.

 

La regola dei terzi con un volto in primo piano

Quando tempo fa mi avvicinai alla fotografia una delle prime cose che appresi, insieme alla regola dei terzi, fu il suo utilizzo per gli scatti di volti in primo piano. Il consiglio che tutti mi diedero fu quello non solo di utilizzare questa regola, ma anche quello di seguire lo sguardo del soggetto.

Mi spiego meglio.
Se il soggetto guarda a destra, il consiglio è quello di posizionare il volto sulla sinistra nel riquadro fotografico, e viceversa. Questo darà un senso in più allo sguardo del soggetto, è un po’ come dargli spazio.

Io feci tesoro di questo consiglio, lo sperimentai, e poi mi capitò anche di andagli completamente contro. Questo perchè notai che certi primi piani (magari con volti pensierosi o preoccupati) erano molto più di impatto capovolgendo esattamente questo schema.
(sguardo che guarda a destra, volto posizionato a destra). Sta a te sperimentare entrambi gli schemi e capire in quale ti trovi meglio.

 

L’utilizzo delle prospettive nella corretta inquadratura fotografica

Prendiamo la foto seguente come esempio:

Foto di Emanuele Tibaldi

(Foto di Emanuele Tibaldi – Link)

In questa foto anche se apparentemente il punto di interesse maggiore è centrato, l’attenzione va in tutta la foto, proprio perché è in prospettiva, quindi sulle barche, sui palazzi, i marciapiedi e infine la parte in fondo ai marciapiedi.

In questo caso, a mio parere, il miglior fotografo tra i grandi che utilizza spesso le prospettive è Michael Kenna.

Corretta inquadratura fotografica. Foto di Michael Kenna. Fonte: web
Foto di Michael Kenna

Nella foto che segue invece, tornando al discorso trattato prima, ecco l’esempio di uno dei pochi fotografi che scattano anche senza utilizzare necessariamente la regola dei terzi.

Corretta inquadratura fotografica. Foto di Michael Kenna. Fonte: web
Foto di Michael Kenna.

Tuttavia i modi di utilizzare le prospettive sono vari, ma di questo ne parleremo più avanti.

 

Ricorda, non sei immobile! 😆

Un altro consiglio che tengo molto a darti e che uso personalmente, è quello di spostarti, cambiare angolazione.
Una corretta inquadratura fotografica può essere messa in atto anche da un’angolazione inusuale, attirando così una maggiore attenzione da parte di chi osserva lo scatto. Questo perchè noi siamo abituati al mondo che ci circonda visto da una sola visuale e cioè stando in piedi. Se scattiamo una foto dal basso (con un soggetto come un bambino, dei fiori, o anche l’asfalto per una foto stile “on the road” 😆 ) l’inusuale angolazione attirerà molto l’attenzione, dovuta al fatto che l’occhio umano non è abituato.

 

Ora tocca a te sperimentare queste regole ormai consolidate, e i consigli che ho voluto darti.
Se hai qualche dubbio o consiglio a tua volta da dare, fatti pure avanti!

 

 

La foto in evidenza è di Mohamed Almari da Pexels – Link